Bonus Carta Sociale Acquisti: una puntualizzazione sulle informazioni fornite dall’INPS
Il Comune di Gravina di Catania precisa che non è responsabile dell'assegnazione della "Carta solidale acquisti" e chiede direttive più precise per evitare equivoci. Condividi su Facebook, Twitter, Whatsapp, Telegram e LinkedIn.
Il Comune di Gravina di Catania ha inviato una nota alla Direzione provinciale dell’INPS e alla sede distrettuale di Mascalucia riguardante le segnalazioni ricevute da diversi cittadini in merito alla mancata inclusione negli elenchi dei beneficiari della “Carta solidale acquisti”. Il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali, Claudio Nicolosi, ha evidenziato che i cittadini hanno ricevuto risposte generiche invitandoli a rivolgersi ai Comuni o alle Poste italiane per ottenere informazioni sul bonus. Nicolosi ha sottolineato che i nominativi inclusi negli elenchi non sono stati scelti autonomamente dal Comune di Gravina, ma sono stati forniti dall’INPS sulla base delle informazioni presenti nella propria banca dati. I Comuni hanno solo verificato i nominativi indicati per gestire eventuali incompatibilità o errori nelle residenze, comunicando tempestivamente ai beneficiari le modalità di ritiro del bonus presso gli uffici postali. Pertanto, il Comune non può essere ritenuto responsabile né fornire informazioni sulla mancata assegnazione della carta, poiché è l’INPS a possedere e gestire le informazioni sul possesso dell’ISEE e sulla condizione di essere beneficiario o meno. Il Comune ha concluso la nota chiedendo direttive più precise per evitare equivoci tra gli utenti.
Segnalazioni di cittadini
Il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali di Gravina di Catania, Claudio Nicolosi, ha segnalato che diversi cittadini hanno lamentato la mancata o inesatta informazione fornita dagli sportelli riguardo all’inclusione nella lista dei beneficiari della “Carta solidale acquisti”.
Affermazione di Nicolosi: “Non si comprende la ragione per cui alla richiesta del cittadino di conoscere le ragioni di tale non inclusione si è avuto come risposta un generico invito a rivolgersi ai Comuni o alle Poste italiane deputate, a dire del Contact center, a gestire essi i rapporti con i beneficiari della misura.”
Responsabilità del Comune
Il vicesindaco Nicolosi ha chiarito che il Comune di Gravina di Catania non ha inserito autonomamente i nominativi nella lista dei beneficiari, ma ha ricevuto tali informazioni dall’INPS. I Comuni si sono limitati a verificare i nominativi indicati per gestire eventuali incompatibilità o errori nelle residenze, comunicando correttamente ai destinatari le indicazioni sul ritiro del bonus presso gli uffici postali.
Affermazione di Nicolosi: “I nominativi in elenco non sono stati inseriti autonomamente ed arbitrariamente dal Comune di Gravina ma forniti dall’ INPS stesso in base alle informazioni presenti nella propria banca dati.”
Responsabilità dell’INPS
Il Comune ha sottolineato che non può essere ritenuto responsabile né fornire informazioni sulla mancata assegnazione della carta, poiché è l’INPS a possedere e gestire le informazioni sul possesso dell’ISEE e sulla condizione di essere beneficiario o meno.
Affermazione del Comune: “Il Comune, pertanto, non può assolutamente essere ritenuto responsabile né fornire informazioni in merito alla mancata assegnazione della carta dato che è l’ INPS, e non il Comune, a possedere e gestire le informazioni sul possesso dell’ ISEE, sulla condizione di essere beneficiario o meno e simili.”
Richiesta di direttive precise
Il Comune ha concluso la nota chiedendo di fornire ai soggetti deputati direttive più precise al fine di evitare equivoci tra gli utenti.
Affermazione del Comune: “La nota si conclude con la richiesta di fornire ai soggetti deputati direttive più precise al fine di non generare equivoci nell’utenza.”
In conclusione, il Comune di Gravina di Catania ha evidenziato le segnalazioni dei cittadini riguardo alla mancata inclusione nella lista dei beneficiari della “Carta solidale acquisti”. Ha chiarito che il Comune non è responsabile della mancata assegnazione della carta, in quanto le informazioni sono gestite dall’INPS. Il Comune ha chiesto direttive più precise per evitare equivoci tra gli utenti.