Università di Catania e Krakow University of Economics: accordo di cooperazione per la ricerca e la formazione
Università di Catania e Krakow University of Economics: accordo di cooperazione per progetti di ricerca e formazione. Scambio di docenti e studenti. Scopri di più!
L’Università di Catania ha stretto un accordo di cooperazione con la Krakow University of Economics per avviare progetti congiunti di ricerca e formazione. Questa collaborazione prevede lo scambio di docenti, ricercatori, dottorandi, specializzandi e studenti tra i dipartimenti di Scienze politiche e sociali ed Economia e Impresa delle due università. Il Memorandum of Understanding, firmato dai rettori Francesco Priolo e Stanislaw Mazur, avrà una durata di cinque anni e consentirà anche l’organizzazione di workshop e seminari su temi di reciproco interesse, come l’emigrazione, che coinvolge sia la Sicilia che la Polonia. I progetti specifici saranno disciplinati da accordi successivi che stabiliranno i termini e le condizioni delle attività, compresa la proprietà intellettuale dei risultati della ricerca.
Questo accordo rappresenta la formalizzazione di una collaborazione scientifica già avviata negli anni precedenti e che ora si intende istituzionalizzare, rafforzare ed estendere ad altri settori disciplinari. Il rettore Priolo ha sottolineato l’importanza di questa partnership con la prestigiosa università polacca. Il rettore Mazur ha aggiunto che questa collaborazione rappresenta un momento molto importante e che si auspica che dalla sinergia tra i due atenei possano scaturire benefici per entrambi, soprattutto in nuove aree di cooperazione e progetti che affrontino questioni come la recente crisi ucraina e il fenomeno migratorio ad essa collegato.
In conclusione, l’accordo di cooperazione tra l’Università di Catania e la Krakow University of Economics permetterà lo sviluppo di progetti congiunti di ricerca e formazione, nonché lo scambio di personale e studenti tra i due atenei. Questa collaborazione si basa su una partnership scientifica già avviata in passato e si prevede che possa portare benefici concreti per entrambe le istituzioni, affrontando tematiche di reciproco interesse come l’emigrazione e la crisi ucraina.