Corsa clandestina di cavalli sull'Etna: cinque denunce e sequestro degli animali, i video a incastrarli
Sicurezza e vanto nei tanti criminali che hanno partecipato alla corsa clandestina di cavalli sull’Etna. Centinaia di spettatori, indagini Carabinieri
![Corsa clandestina di cavalli sull'Etna: cinque denunce e sequestro degli animali, i video a incastrarli](https://ilfatto.tagmood.it/wp-content/uploads/2023/12/Corsa-Clandestina-Cavalli-Etna-Catania-Carabinieri-stalla.png)
Un’operazione condotta dai Carabinieri della compagnia di Paternò ha portato alla denuncia di cinque persone coinvolte in una corsa clandestina di cavalli che si è tenuta sul territorio dell’Etna, precisamente a Nicolosi, il 12 giugno. L’evento ha attirato l’attenzione di centinaia di spettatori, ma è stato smascherato grazie alle indagini condotte dalle forze dell’ordine.
Il vanto sui Social che facilita le indagini: criminalità diffusa, soprattutto maltrattamento degli animali
I militari hanno esaminato attentamente i video pubblicati sui social media, in cui i criminali hanno diffuso le immagini della corsa clandestina di cavalli sull’Etna. Alcuni di questi video mostravano scene di maltrattamento degli animali e celebravano le prestazioni del cavallo vincitore, il tutto accompagnato, senza troppe soprese, da musica neomelodica. Sulla base di queste prove, sono state avviate le indagini da parte dei Carabinieri.
![Corsa Clandestina Cavalli Etna Catania Carabinieri stalla](https://ilfatto.tagmood.it/wp-content/uploads/2023/12/Corsa-Clandestina-Cavalli-Etna-Catania-Carabinieri-stalla.png)
Inizialmente, sono stati individuati e denunciati i due proprietari degli animali coinvolti nella corsa clandestina di cavalli sull’Etna. Entrambi residenti a Catania, avevano precedenti penali legati alla criminalità organizzata. I cavalli, di nome “Lampo” e “Agente segreto“, sono stati sottoposti a maltrattamenti durante la corsa, con l’uso di fruste per spingerli alla vittoria. Successivamente, sono stati identificati e denunciati anche i due fantini e uno degli spettatori presenti all’evento.
La scoperta delle “stalle” e l’intervento dell’Asp di Catania
Le indagini hanno permesso di scoprire le stalle dove i cavalli erano tenuti nascosti, situate a Biancavilla e Lineri, frazione di Misterbianco. Tra di essi c’era “Lampo”, un purosangue inglese noto nel mondo dell’ippica per aver partecipato a competizioni a livello nazionale. I cavalli sono stati posti sotto sequestro e affidati al Centro per l’incremento ippico per la Sicilia e a un maneggio privato.
Durante l’operazione, i Carabinieri, in collaborazione con l’ASP di Catania, hanno effettuato controlli in altre stalle nel capoluogo etneo. In uno di questi controlli, è stata inflitta una sanzione di oltre 4.000 euro a un catanese di 43 anni, pregiudicato per mafia, per detenzione di due cavalli senza le necessarie documentazioni amministrative e sanitarie.
Nell’ultimo anno, i Carabinieri del comando provinciale di Catania hanno denunciato più di 27 persone e comminato sanzioni per un ammontare totale di oltre 94.000 euro per contrastare le corse clandestine di cavalli. Questo fenomeno criminale è strettamente legato alle dinamiche dei clan mafiosi presenti nella zona.