Catania, fanalino di coda per vivibilità climatica
Secondo un sondaggio, quello etneo è il peggiore capoluogo italiano in cui vivere
iLMeteo.it in collaborazione con il Corriere della Sera hanno condotto un sondaggio on line sull’analisi delle condizioni meteorologiche delle città italiane.
La ricerca si basa sui dati forniti dal Centro Meteo Europeo (ECMWF) e dagli aeroporti italiani (dati METAR) e sui diversi indicatori climatici che costituiscono l’Indice di vivibilità climatica (IVC), quali la brezza estiva, il comfort per l’umidità, l’escursione termica, gli indici di calore, la presenza di nebbia, le piogge, le raffiche di vento e la temperatura media annuale.
Dall’analisi di questi valori registrati negli ultimi 12 mesi, si evince che Catania sia la peggiore città italiana dove poter vivere, posizionandosi così all’ultimo posto della classifica sulla vivibilità climatica, elaborata dai meteorologi de iLMeteo.it, Mattia Gussoni e Lorenzo Tedici, che hanno raccolto i dati inerenti il valore medio annuale registrato in ogni città e moltiplicato per 108 capoluoghi italiani, analizzando così oltre 10 milioni di dati dal punto di vista bio-meteorologico.
Questo risultato è attribuito alle ondate si calore estremo e alle precipitazioni intense semi-tropicali che interessano spesso il capoluogo Etneo e la Sicilia in genere, a differenza delle temperature più fresche che rendono le altre città d’Italia maggiormente vivibili.
Come si può osservare nella foto, in Sicilia, Catania è ultima detenendo un punteggio pari a 435, preceduta da Palermo, che con 661 punti è in 32esima posizione, da Messina con 583 punti è in 69esima posizione, Siracusa con 577 punti in 74esima posizione e da Enna, 78esima con 567punti. Ad anticipare Catania sono anche Ragusa, Trapani e Caltanissetta, posizionate rispettivamente al 90esimo posto, al 95esimo e al 104esimo.