Muore Pino Nobile: pioniere della tiflologia e innovatore della stampa Braille
L’UICI piange Pino Nobile: pioniere della tiflologia, innovatore della stampa Braille e creatore delle mattonelle tattilo-plantari in Corso Italia
L’UICI della Sicilia piange la perdita di Pino Nobile, uno dei pionieri della tiflologia e direttore della Stamperia Regionale Braille. Nobile ha diretto la Stamperia fin dalla sua creazione nel 1980 a Caltanissetta, producendo testi scolastici in Braille e large print per i disabili visivi.
Pino Nobile: un uomo dedito a migliorare la vita del prossimo
Nel corso degli anni, Pino Nobile ha introdotto innovazioni come testi in formato elettronico, disegni termoformati in rilievo e ha perfezionato il sistema nero-braille, rendendolo una scrittura congiunta. Inoltre, ha sviluppato le mattonelle tattilo-plantari, consentendo ai non vedenti di passeggiare in modo autonomo. Le mattonelle sono utilizzate in alcune strade di Catania, come Corso Italia, e sono presenti anche nel Polo Tattile Multimediale di Catania, una struttura polifunzionale creata da Nobile che ospita uno Showroom di ausili tiflotecnici, un Museo Tattile e un Giardino Sensoriale.
La comunicazione della morte e i funerali di Pino Nobile
Pino Nobile è morto nella sua casa di Catania. I funerali si sono tenuti quest’oggi alle ore 16.30 nella chiesa di Sant’Agata al Borgo. Originario di Agrigento, Pino Nobile si era spostato a Catania quando, nel 1998, la Stamperia era stata trasferita nella città etnea, nell’attuale sede di via Aurelio Nicolodi. Da quel momento aveva puntato sull’innovazione e il progresso tecnologico.
Il presidente della Stamperia oltre che del Consiglio regionale dell’Uici, Gaetano Renzo Minincleri, ha dichiarato: «Ma non solo Pino Nobile aveva perfezionato il sistema di scrittura nero-braille facendolo diventare una scrittura congiunta, ossia con i due caratteri che coincidono perfettamente, consentendo a vedente e non vedente di leggere la stessa pagina. Inoltre la sua inclinazione verso l’innovazione lo aveva poi portato a studiare, con l’ing. Giuseppe Bilotti, un sistema tattilo-plantare chiamato vettore, brevettandolo e donando il brevetto all’Unione italiana ciechi».