Ingv Catania pubblica una nuova mappa topografica dell’Etna: aggiornata finalmente sino al 2021

L’Etna è da sempre una forte attrazione anche nell’ambito scientifico oltre che turistico. In questi giorni, l’Ingv Catania ha comunicato e pubblicato la nuova mappa topografica dell’Etna: scaricabile online da Remote Sensing e aggiornata sino al luglio 2021. La nuova mappa topografia dell&

A cura di Marco D'Urso
04 gennaio 2023 11:00
Ingv Catania pubblica una nuova mappa topografica dell’Etna: aggiornata finalmente sino al 2021
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L’Etna è da sempre una forte attrazione anche nell’ambito scientifico oltre che turistico. In questi giorni, l’Ingv Catania ha comunicato e pubblicato la nuova mappa topografica dell’Etna: scaricabile online da Remote Sensing e aggiornata sino al luglio 2021.

La nuova mappa topografia dell’Etna aggiornata al luglio 2021 (zona sommitale e Valle del Bove) è stata pubblicata sulla rivista ‘Remote Sensing’. A comunicarlo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania. La mappa è stata prodotta grazie ad una nuova procedura di ‘fusione’ di dati satellitari. Lo studio è stato supportato dal progetto Ingv ‘Pianeta Dinamico’.

La mappa ad alta risoluzione è scaricabile come ‘Supplementary Material‘ all’interno dell’articolo, liberamente accessibile. (https://www.mdpi.com/2072-4292/15/1/198#app1-remotesensing-15-00 198). Il vulcanologo dell’Ingv di Catania Marco Neri ha specificato: «Vulcani molto attivi come l’Etna modificano significativamente la loro superficie topografica con grande frequenza, soprattutto nelle zone sommitali, cioè quelle più esposte al ricoprimento di nuove colate laviche, erosioni e crolli. Anche per questo motivo è molto importante produrre sempre nuove mappe topografiche delle porzioni di territorio che si modificano continuamente, anche per aggiornare i modelli tridimensionali del terreno sui quali simulare la propagazione di flussi lavici. Per esempio, la colata lavica attiva dai primi giorni di dicembre 2022 e che emerge da una fessura eruttiva apertasi alla base settentrionale del Cratere di Sud-Est, seppur modestamente alimentata sta già modificando la morfologia e l’altitudine di quei luoghi».

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