“Ripicca” comunale: Polizia Municipale rimuove auto abbandonate luogo aggressione cameraman

Potrebbe apparire una ripicca ma in realtà farebbe parte di un progetto già avviato con l’intento di far tornare decoro alla Città di Catania (così d’avere tanta micro criminalità ma “decorosa”). In seguito all’aggressione del cameraman catanese, intento a riprendere un atto incivile, il rilievo med...

A cura di Marco D'Urso
09 ottobre 2022 05:30
“Ripicca” comunale: Polizia Municipale rimuove auto abbandonate luogo aggressione cameraman
Condividi

Potrebbe apparire una ripicca ma in realtà farebbe parte di un progetto già avviato con l’intento di far tornare decoro alla Città di Catania (così d’avere tanta micro criminalità ma “decorosa”). In seguito all’aggressione del cameraman catanese, intento a riprendere un atto incivile, il rilievo mediatico ha fatto intervenire tempestivamente il Comune di Catania sulla faccenda.

La Polizia Municipale, in via Patanè, ha fatto rimuovere quattro automobili abbandonate, nello stesso punto in cui giovedì scorso l’operatore di ripresa Massimo Brucato era stato aggredito da un residente della zona, mentre filmava le autovetture ferme da anni per realizzare un servizio giornalistico per la l’emittente locale.

L’iniziativa è una pronta risposta del Comune contro gli inqualificabili atti di violenza, perpetrati a danno di un addetto all’informazione per i cittadini. Il servizio di rimozione delle automobili e delle motociclette lasciate dai proprietari in evidente stato di abbandono su sede stradale pubblica, è stato riattivato tre settimane fa con il coordinamento della Polizia Locale e sono già oltre un centinaio i mezzi rimossi.

Si è dovuta aspettare un’aggressione per ottenere la rimozione dei veicoli in via Patané ma finalmente è giunta (a spese di un lavoratore). La convenzione con l’azienda che rimuove i mezzi e li smaltisce, dura tre anni e in tale periodo si prevede di rimuovere circa 3.000 veicoli a due e quattro ruote, abbandonati e disseminati per la città.

Gli autoveicoli e le moto tolti dalla pubblica via saranno custoditi per 60 giorni nell’area di stoccaggio della ditta incaricata del prelievo, a disposizione del proprietario e senza l’addebito di alcuna spesa. Trascorso tale periodo i veicoli saranno alienati e demolite, con conseguente cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico.

Ti è piaciuto questo articolo? Seguici...

Via Newsletter

Niente spam, solo notizie interessanti. Proseguendo accetti la Privacy Policy.

Sui Canali Social