Due premi “Best In Sanitas” consegnati all’Azienda Ospedaliera Cannizzaro (I DETTAGLI)

L’Azienda Ospedaliera Cannizzaro si è aggiudicata due premi “Best In Sanitas”, consegnati domenica sera nel corso della manifestazione dedicata alle eccellenze della sanità regionale. Un riconosciment...

A cura di Marco D'Urso
20 settembre 2022 15:21
Due premi “Best In Sanitas” consegnati all’Azienda Ospedaliera Cannizzaro (I DETTAGLI)
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L’Azienda Ospedaliera Cannizzaro si è aggiudicata due premi “Best In Sanitas”, consegnati domenica sera nel corso della manifestazione dedicata alle eccellenze della sanità regionale. Un riconoscimento speciale è stato assegnato al prof. Paolo Scollo, direttore della Ginecologia e Ostetricia dell’Azienza Cannizzaro e professore ordinario all’Università Kore di Enna, per l’eccezionale trapianto di utero (il primo in Italia, eseguito insieme con l’équipe del prof. Pierfrancesco Veroux) e il parto della prima bambina nata da donna trapiantata di utero. Il “Best In Sanitas” per la Telemedicina, una delle dieci categorie del premio, è invece andato all’Ambulatorio Scompenso Cardiaco per il progetto di monitoraggio a distanza dei pazienti.

Altri due progetti del Cannizzaro hanno ottenuto le nominations pur non aggiudicandosi il premio: l’Albero delle idee dell’Oncologia Medica e quello dedicato ai pazienti con Sclerosi sistemica dell’ambulatorio reumatologico della Medicina Interna. Nel corso della serata di premiazione, presentata al Teatro Santa Cecilia da Stefania Petyx, un momento è stato dedicato al ricordo di Francesco Sciacca, professionista recentemente scomparso che ha collaborato a vari progetti dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro.

Il direttore Giuffrida ha dichiarato: «Un portato del periodo pandemico è stato il ricorso alla telemedicina. L’esperienza dell’ambulatorio dello scompenso cardiaco, opportunamente premiata, dimostra i vantaggi di un’assistenza da remoto che accompagna e non sostituisce quella in presenza e che attua quella virtuosa integrazione ospedale-territorio, permettendo di non sovraccaricare gli ospedali e non medicalizzare in maniera inappropriata, e talvolta eccessiva, la vita dei pazienti. Mi congratulo con i vincitori dei premi ma anche con i progetti approdati alla finale e gli altri che hanno comunque riscosso apprezzamento e mettono in luce le grandi professionalità ed eccellenze del Cannizzaro».

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