Elezioni politiche, Ugl fa un appello ai partiti: «No alle candidature in lista di persone non locali»
È scattato il “gioco” politico: tra Comune, Regione e Stato vi saranno un’elezione dopo l’altra. In questo processo frenetico tutti i politici (che sembrerebbero tenere più alla poltrona che alla Comunità) stanno abbandonando le navi politiche, indipendentemente se stiano naufragando o meno, con dim...
È scattato il “gioco” politico: tra Comune, Regione e Stato vi saranno un’elezione dopo l’altra. In questo processo frenetico tutti i politici (che sembrerebbero tenere più alla poltrona che alla Comunità) stanno abbandonando le navi politiche, indipendentemente se stiano naufragando o meno, con dimissioni che sopraggiungono senza sosta per poter essere “liberi” e potersi candidare alle prossime elezioni, così come la Legge pretende. A perderci sono sempre i cittadini.
In quest’atmosfera incerta, dal sindacato Ugl di Catania parte un appello verso i partiti perché scelgano tra la classe dirigente locale: «Diciamo un secco no all’arrivo di candidati che non sono espressione di questo territorio. Nella quota cosiddetta “proporzionale”, il sistema delle liste bloccate con alternanza di genere, ancora una volta determinante, consegna senza dubbio ogni decisione nelle mani dei segretari di partito. Agli elettori quindi non rimarrà altro che ratificare, con un segno sul simbolo apposto nella scheda, quanto deciso in altre sedi quasi certamente distanti dall’area metropolitana di Catania. Un simile ragionamento avverrà anche per la parte “uninominale”, dove a scegliere i candidati saranno o i singoli partiti o le coalizioni che dovranno così esprimere il nome unitario da far concorrere».
Il sindacato fa un focus su Catania: «Se a questo, dunque, aggiungiamo la concreta possibilità che i partiti facciano eleggere a Catania personalità non catanesi, il dato di prospettiva non è affatto incoraggiante. Già in questi anni abbiamo sentito forte la lontananza tra quelle che sono state le criticità che abbiamo vissuto e il rapporto con i nostri rappresentanti al Parlamento. Ora con questo taglio, che non abbiamo affatto condiviso, peggiorato dalla mancata riforma della legge elettorale che era stata promessa e dalla continua assenza delle preferenze, rischiamo di avere deputati e senatori “fantasma”».
Infine, Ugl si rivolge ai partiti: «Chiediamo pertanto a tutti i partiti, senza distinzione di colore, di non “catapultare” candidature esterne e di valorizzare, per quel poco che purtroppo si può, il territorio e la dirigenza delle nostre realtà. A coloro che saranno chiamati nelle liste a rappresentare questa comunità, chiediamo invece di evitare di replicare anche dalle nostre parti le sterili schermaglie che, quotidianamente, ci arrivano attraverso i media dal piano nazionale. Auspichiamo che, al contrario, nella Città metropolitana di Catania si parli di contenuti, di programmi, di problematiche reali e che ci si possa confrontare con chi si candida alla Camera dei deputati ed al Senato della Repubblica».