Un catanese nei 50 best under 35 tra i migliori giovani innovatori (NOME E DETTAGLI)

Un piccolo orgoglio catanese emerge tra le tematiche cibo, ambiente e integrazione. L’obiettivo alla base della classifica in cui emerge il siculo verte nel creare valore con il cibo: coniugare qualità e sostenibilità riducendo gli sprechi della produzione e del packaging, contrastare l&

A cura di Marco D'Urso
05 luglio 2022 03:30
Un catanese nei 50 best under 35 tra i migliori giovani innovatori (NOME E DETTAGLI)
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Un piccolo orgoglio catanese emerge tra le tematiche cibo, ambiente e integrazione. L’obiettivo alla base della classifica in cui emerge il siculo verte nel creare valore con il cibo: coniugare qualità e sostenibilità riducendo gli sprechi della produzione e del packaging, contrastare l’abbandono dell’attività agricola da parte dei piccoli imprenditori, dar vita a una piattaforma di comunicazione, e collaborazione, tra consumatori e produttori.

A essere inserito nella “50 Next“, la lista dei cinquanta giovani under 35 che stanno cambiando il futuro mondiale della gastronomia, è il catanese Corrado Paternò Castello, co-founder e amministratore della startup siciliana Boniviri.

Lo startupper siciliano di Boniviri è tra migliori giovani innovatori. La classifica è stilata dall’organizzazione “50 Best”, in collaborazione con il Basque culinary center, con l’obiettivo di far conoscere al mondo la nuova generazione di talenti tra agricoltori, produttori, chef, sommelier, distributori, attivisti, che stanno affrontando con progetti innovativi le sfide del settore agrifood, selezionandoli sulla base di sette categorie: Gamechanging producers; Tech disruptors; Empowering educators; Entrepreneurial creatives; Science innovators; Hospitality pioneers; Trailblazing activists.

Oltre a essere l’unico catanese, Corrado Paternò Castello è anche l’unico italiano inserito nell’elenco, selezionato nella categoria Gamechanging producers. Paternò ha dichiarato: «Il nostro è un modello di impresa innovativo e sostenibile a livello ambientale e sociale. Creare valore con il cibo, avvicinando il mondo di chi coltiva a quello di chi consuma attraverso la sostenibilità, salvaguardando le piccole aziende agricole di valore, rendendole prospere e sostenibili; sensibilizzando sull’importanza di produrre alimenti il più possibile eco-friendly».

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