Dieci nuovi posti letto per i clochard in piazza Machiavelli: immobili confiscati alla mafia

Altri dieci posti letto per i senza fissa dimora sono stati resi disponibili in tre immobili di Piazza Machiavelli, confiscati alla mafia e dall’Amministrazione Comunale destinati a scopi sociali. A r...

A cura di Marco D'Urso
28 luglio 2022 13:33
Dieci nuovi posti letto per i clochard in piazza Machiavelli: immobili confiscati alla mafia
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Altri dieci posti letto per i senza fissa dimora sono stati resi disponibili in tre immobili di Piazza Machiavelli, confiscati alla mafia e dall’Amministrazione Comunale destinati a scopi sociali. A renderlo noto è l’assessore ai servizi sociali Adriana Patella a conclusione di un serrato confronto tra l’Amministrazione Comunale e gli enti del terzo settore, per individuare azioni di contrasto alle forme di povertà, compresa quella abitativa.

I dieci posti letto ricavati in immobili in passato in mano alle cosche malavitose che operavano nella storica piazza Santi Cosma e Damiano, ora denominata Machiavelli nei pressi di via Plebiscito, sono stati acquisiti al patrimonio comunale lo scorso 28 settembre. Tre di essi sono stati restituiti alla comunità proprio per l’accoglienza delle persone senza una casa, che si aggiungono altre due strutture via Lamarmora e via Delpino, che contano complessivamente 25 posti letto, strutture queste ultime frequentate e abitate da persone con storie di riscatto sociale di grande valore. Un quarto bene, sempre nella stessa area del quartiere una volta chiamato “San Cocimo” è stato recentemente affidato a un’associazione per finalità sociale; per il quinto immobile si stanno superando alcune questioni tecniche e burocratiche e a breve sarà anch’esso affidato a soggetti del terzo settore.

L’assessore ai Servizi Sociali Adriana Patella ha dichiarato: «Queste nuove strutture come quelle di via Delpino e via La Marmora sono state ideate per essere non solo dei dormitori, ma luoghi dove le persone possano cogliere nuovi progetti di vita e percorsi di autonomia abitativa e sociale. Il dialogo con il Terzo Settore è strategico, perché le realtà coinvolte lavorano da tempo con il Comune affinché il contrasto alle Povertà nell’area urbana di Catania passi da progetti di autentica prossimità, superando le mere forme assistenzialistiche».

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