Sequestrata attività di autoriparazione e recuperati animali abbandonati in gabbia
Intensa attività per la Polizia municipale di Catania, impegnata in due interventi. Da un lato il solito abusivismo, stavolta in viale Mario Rapisardi, dall’altro lato l’incerta attività presso il mercatino delle pulci. Due diversi interventi della polizia municipale hanno portato al sequestro di un...
Intensa attività per la Polizia municipale di Catania, impegnata in due interventi. Da un lato il solito abusivismo, stavolta in viale Mario Rapisardi, dall’altro lato l’incerta attività presso il mercatino delle pulci.
Due diversi interventi della polizia municipale hanno portato al sequestro di un’attività di autoriparazione in viale Mario Rapisardi e al recupero di animali in gabbia abbandonati al mercatino delle pulci. I controlli riguardanti l’attività di meccatronica (autoriparazione con interventi meccanici ed elettronici), effettuati dalla polizia ambientale, hanno fatto emergere in particolare la mancanza della segnalazione certificata di inizio attività, documento indispensabile per l’esercizio commerciale, e l’assenza di tracciabilità dei rifiuti prodotti all’interno del locale. Il gestore è stato sanzionato con verbali amministrativi dell’importo complessivo di 5.167 euro e denunciato per violazione di norme in materia ambientale. L’attività è stata posta sotto sequestro amministrativo e il contenitore con circa 20 litri di olio esausto sottoposto a sequestro preventivo, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
La consueta verifica di domenica al mercatino delle pulci di San Giuseppe la Rena, da parte della polizia commerciale, ha portato al rinvenimento, sul suolo pubblico, di gabbie con vari animali (conigli nani di allevamento e pappagalli della specie Melopsittacus undulatus). Poiché non è stato possibile risalire all’autore dell’abbandono degli animali, i pappagalli, con l’ausilio della sezione Polizia ambientale, sono stati affidati al raggruppamento ornitologico siciliano (Foi), i conigli ad una struttura autorizzata dall’Asp Veterinaria. Sono in corso ulteriori controlli per risalire alla provenienza di due esemplari di pappagalli che erano muniti di anelli riportanti il codice di allevamento.