Polo sportivo Villaggio Sant’Agata potrebbe rinascere: Comune promette inizio lavori a giugno
I lavori per fare rinascere il polo sportivo sito a Villaggio Sant’Agata sarebbero pronti per essere avviati ma attualmente è solo una promessa del Comune, annunciando l’inizio dei lavori per giugno. Attualmente la gara d’appalto per riqualificare il polo sportivo è già stata bandita. Secondo il Com...
I lavori per fare rinascere il polo sportivo sito a Villaggio Sant’Agata sarebbero pronti per essere avviati ma attualmente è solo una promessa del Comune, annunciando l’inizio dei lavori per giugno. Attualmente la gara d’appalto per riqualificare il polo sportivo è già stata bandita.
Secondo il Comune, a meno d’imprevedibili difficoltà, l’inizio dei lavori avverrà a fine giugno con una cronotempistica che permetterà l’ultimazione del polo sportivo entro l’anno. Il piccolo Centro Polisportivo nel Villaggio Sant’Agata è inutilizzabile da oltre un decennio per via delle fatiscenti condizioni in cui si trovano gli impianti sportivi.
Lo spazio da riqualificare è ampio oltre 2,5 Kmq. L’intervento è finanziato coi fondi comunitari del Pon Metro per una spesa complessiva di 643.421,95 euro. Nei lavori è previsto: il completo rifacimento del campo da calcio a 5 e dell’area oggi sede dei campi da basket e da tennis; un’area giochi per bambini con una zona fitness anche al coperto; la risistemazione complessiva dello spazio del parco limitrofo a via Fellini. Sono previsti anche innovativi “alberi” capaci di produrre energia fotovoltaica, un impianto di illuminazione, un sofisticato sistema di videosorveglianza con il controllo digitale da remoto e panchine smart con annesse zone wifi.
A farsi carico della promessa per il Comune di Catania, è l’assessore Parisi: «In pochi mesi verrà riqualificata un’area urbana difficile e complessa che versa in uno stato di abbandono anche per i continui atti di vandalismo. L’Amministrazione Comunale, da tempo ormai, si muove per l’attivazione di nuovi servizi integrati e di innovazione sociale soprattutto nelle zone periferiche della Città le cosiddette “aree bersaglio”».