Due donazioni di organi all’ospedale Cannizzaro: consenso espresso dai famigliari

Due donazioni di organi si sono registrate nelle ultime settimane nell’Ospedale Cannizzaro di Catania, da parte di pazienti deceduti a seguito di gravissima emorragia cerebrale e ricoverati in Rianima...

A cura di Marco D'Urso
17 aprile 2022 16:37
Due donazioni di organi all’ospedale Cannizzaro: consenso espresso dai famigliari
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Due donazioni di organi si sono registrate nelle ultime settimane nellOspedale Cannizzaro di Catania, da parte di pazienti deceduti a seguito di gravissima emorragia cerebrale e ricoverati in Rianimazione. In entrambi i casi sono stati prelevati da équipe specializzate, anche di altre aziende del servizio sanitario, fegato, reni e cornee.

Ad esprimere il consenso ai medici sono stati i parenti dei donatori. Il direttore di Anestesia e Rianimazione, Savino Borraccino, ha dichiarato: «Per noi questo gesto della famiglia è prezioso perché può contribuire ad alleviare sofferenze, ma è anche il simbolo della possibilità di trasformare il dolore in un atto di amore. Vorrei arrivassero loro sentimenti di affetto, di partecipazione emotiva e di solidarietà da parte di tutte le componenti del nostro ospedale».

In questo inizio 2022, i prelievi di organi al Cannizzaro sono stati tre, confermando l’andamento positivo del 2021 che con 10 donatori ha visto l’Azienda Ospedaliera prima struttura a Catania e tra le prime in Sicilia per numero di segnalazioni.

Il direttore generale dell’Azienda Cannizzaro, Salvatore Giuffrida, ha evidenziato: «Al di là delle statistiche e dei numeri che talvolta possono risultare freddi, i dati sembrano confortanti rispetto alla sensibilizzazione alla cultura della donazione, un gesto che in un momento doloroso di perdita può salvare e migliorare altre vite. Ed è questo il messaggio che vogliamo sottolineare, alla vigilia della Pasqua, festa della Resurrezione, e a pochi giorni dalla Giornata nazionale per la donazione degli organi, che quest’anno si celebra il 24 aprile. Ringrazio di cuore i familiari che hanno espresso il consenso e tutto il personale sanitario impegnato nell’attività di donazione».

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