Sede Inail a rischio chiusura, il sindaco: «Presidio fondamentale per un vasto territorio»

È stata paventata la possibile chiusura o ridimensionamento della sede Inail di Caltagirone. Il primo cittadino calatino ha immediatamente replicato al possibile epilogo del servizio o quantomeno della struttura. Secondo il Sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo sarebbe il portavoce ed interprete del...

A cura di Marco D'Urso
18 marzo 2022 17:22
Sede Inail a rischio chiusura, il sindaco: «Presidio fondamentale per un vasto territorio»
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È stata paventata la possibile chiusura o ridimensionamento della sede Inail di Caltagirone. Il primo cittadino calatino ha immediatamente replicato al possibile epilogo del servizio o quantomeno della struttura. Secondo il Sindaco di Caltagirone Fabio Roccuzzo sarebbe il portavoce ed interprete della volontà di diversi sindaci degli altri centri del comprensorio.

In relazione al paventato rischio di soppressione o riduzione dei servizi della sede Inail di Caltagirone, il sindaco Roccuzzo ha dichiarato: «È un presidio di fondamentale importanza per il nostro territorio, la cui chiusura o anche il solo ridimensionamento comporterebbero disagi intollerabili per i lavoratori dei 15 Comuni del Calatino e per ben cinquemila imprese. Peraltro ciò aggraverebbe le già difficili condizioni della sede di Catania, su cui si riverserebbe, inevitabilmente, l’utenza».

Il sindaco calatino ha inviato ai vertici regionali, provinciali e territoriali dell’Istituto nazionale infortuni sul lavoro una nota in cui spiega le ragioni di questa “battaglia”: «Attorno al Centro operativo territoriale (Cot) di Caltagirone orbitano 5mila aziende. Esso presta attività per circa mille infortuni all’anno e costituisce un preciso punto di riferimento per le comunità del Calatino. Anche alla luce dell’incontro svoltosi in municipio lo scorso 3 novembre alla presenza del presidente del Comitato provinciale Inail Roberto Prestigiacomo e della responsabile del Cot, Annamaria Bonelli, chiedo che venga accantonata ogni ipotesi di ridimensionamento e, che, d’intesa tra il Comune e la stessa Inail, si definisca un accordo tra soggetti pubblici per utilizzare una parte dei locali per attività di assistenza ai portatori di handicap e per un centro di riabilitazione».

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