Il carburante è più costoso che mai ma ai distributori vi sono lunghe file: sospeso sciopero trasporti

In quest’ultimi giorni il caro carburante ha scatenato una reazione singolare tra i catanesi, i quali si sono diretti in massa nelle stazioni di servizio. Il risultato è stata una corsa al distributor...

A cura di Marco D'Urso
13 marzo 2022 07:30
Il carburante è più costoso che mai ma ai distributori vi sono lunghe file: sospeso sciopero trasporti
Condividi

In quest’ultimi giorni il caro carburante ha scatenato una reazione singolare tra i catanesi, i quali si sono diretti in massa nelle stazioni di servizio. Il risultato è stata una corsa al distributore, con lunghe file anche se il carburante è a un costo elevato, di molto superiore alla media.

Le file ai distributori pur col caro carburante, così come i supermercati presi d’assalto, sono state dovute a un annuncio non verificato né confermato con cui si preannunciava un nuovo sciopero degli autotrasportatori. Anche se il precedente, poche settimane fa, non ha creato forti disagi, i catanesi si sono fatti prendere dal panico, assaltando stazioni di servizio e supermercati.

Centinaia di mezzi hanno fatto il pieno con gasolio e benzina che ha superato i 2 euro e 30 centesimi. Lo sciopero di benzinai e autotrasportatori era preannunciato per lunedì 14 marzo ma anche in questo caso le stazioni di servizio sarebbero rimaste aperte, con l’eccezione di rimanere al buio durante il servizio notturno.

Dopo quasi 24 ore di tamtam nei social network tra gli utenti, che condividevano una notizia non verificata ma presa per verità assoluta, giunge la smentita sullo sciopero di lunedì prossimo. Lo stop dell’autotrasporto italiano è stato annullato dalle aziende di autotrasporto a livello nazionale “per causa di forza maggiore” ed è stato bocciato dalla Commissione di garanzia per lo sciopero.

Il commissario delegato della Commissione Alessandro Bellavista frena sulla possibilità di avviare la mobilitazione. L’informativa inviata a Trasportounito-Fiap, e ministeri delle Infrastrutture e Interno rileva il “mancato rispetto del termine di preavviso di 25 giorni” e richiama “l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione”.

Ti è piaciuto questo articolo? Seguici...

Via Newsletter

Niente spam, solo notizie interessanti. Proseguendo accetti la Privacy Policy.

Sui Canali Social