Nuovo sistema per preservare la salute di chi effettua esami radiologici all’ospedale Cannizzaro

Un nuovo sistema è stato installato nel parco macchine ad alta tecnologia dell’ospedale Cannizzaro. La dose di radiazione al paziente sarà monitorata e registrata, garantendo maggiore sicurezza ed app...

A cura di Marco D'Urso
13 dicembre 2021 11:00
Nuovo sistema per preservare la salute di chi effettua esami radiologici all’ospedale Cannizzaro
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Un nuovo sistema è stato installato nel parco macchine ad alta tecnologia dell’ospedale Cannizzaro. La dose di radiazione al paziente sarà monitorata e registrata, garantendo maggiore sicurezza ed appropriatezza.

I pazienti che nell’Ospedale Cannizzaro effettuano esami radiologici, come quelli in Tac, angiografi, mammografi e Pet/Ct, ricevono informazioni sulla dose di radiazione ricevuta, utili a valutare il livello di esposizione anche per future analoghe prestazioni.

L’Azienda Ospedaliera si è dotata di un sistema che consente di monitorare e memorizzare in maniera automatica indici, livelli e parametri tecnici relativi alla quantità di radiazione somministrata. Il sistema denominato “Dose Watch” è stato aggiornato secondo le ultime disposizioni contenute nel Decreto Legislativo n. 101 del 2020 che ha imposto l’obbligo di registrare e archiviare la dose di radiazione al paziente.

Il sistema è stato esteso a tutto il parco macchine ospedaliero ad alta tecnologia, circa 20 apparecchiature: tutte le TC, gli angiografi digitali, i mammografi, le PET/CT, le apparecchiature di radiologia di pronto soccorso e alcune delle apparecchiature RX portatili di sala operatoria.

Il sistema, fornito da GE Healthcare, prevede l’invio dei dati dosimetrici direttamente da parte delle modalità diagnostiche (DACS: Dose Archiving and Communication System) ad un server dedicato, che li elabora a seconda della specifica apparecchiatura da cui provengono e li archivia per garantire analisi statistiche effettuabili in ogni momento o per la generazione di “alert” automatici al raggiungimento di dosi significative per il paziente. Ciò consente di ottimizzare l’utilizzo delle macchine secondo il principio “ALARA” (as low as reasonably achievable) che impone sempre e comunque di minimizzare la dose erogata, in particolar modo nelle pratiche speciali e verso i soggetti più sensibili, compatibilmente con la possibilità di raggiungere una diagnosi corretta e un ottimale visualizzazione delle immagini radiologiche.

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