Pregiudicato tenta di accoltellare due fratelli nel rione di Picanello (I FATTI)
Un pregiudicato di 63 anni, G.F. è stato arrestato in flagranza di reato in quanto responsabile dei reati di duplice tentato omicidio aggravato mediante accoltellamento, nonché di porto ingiustificato di arma da taglio, ai danni di due fratelli. L& che annovera precedenti penali per assoc...
Un pregiudicato di 63 anni, G.F. è stato arrestato in flagranza di reato in quanto responsabile dei reati di duplice tentato omicidio aggravato mediante accoltellamento, nonché di porto ingiustificato di arma da taglio, ai danni di due fratelli.
L’uomo, che annovera precedenti penali per associazione per delinquere nonché per reati contro il patrimonio e contro la persona, fra tentato omicidio mediante accoltellamento nel 2006, si è recato all’interno di una macelleria sita nel rione Picanello e, a seguito di un diverbio, ha aggredito il titolare con un coltello.
Il macellaio, è riuscito a fuggire dalla propria attività commerciale raggiungendo in strada i suoi congiunti, che si trovavano poco distanti, ed è stato accompagnato presso il locale ospedale “Cannizzaro” ove i sanitari di turno gli hanno riscontrato “ferite multiple da arma da taglio con lesione tendinea della mano destra e presenza di multiple ferite lacero-contuse del corpo e degli arti e del capo, con prognosi di giorni 30 s.c.”.
Ma il pregiudicato, non si è dato per vinto: pochi minuti dopo, infatti, in un luogo vicino alla predetta macelleria, ha effettuato un ulteriore tentativo di accoltellamento ai danni dell’altro fratello colpendolo al centro del petto ma non procurandogli fortunatamente alcuna lesione. Ne è scaturita una colluttazione fra i due nel corso della quale l’uomo è stato disarmato, grazie anche all’arrivo di altre persone nel frattempo sopraggiunte. Lo stesso è poi fuggito lasciando perdere le proprie tracce.
L’immediata attività investigativa avviata dalla Sezione Omicidi della Squadra Mobile ha consentito di recuperare l’arma del delitto e di individuare l’autore delle azioni criminali, le cui ricerche sono state avviate prontamente. Poche ore dopo, il responsabile di questi atti ha deciso quindi di presentarsi spontaneamente presso gli Uffici della Squadra Mobile dove, al termine degli atti di rito, è stato tratto in arresto e condotto presso il carcere di Augusta (SR) a disposizione della locale Autorità Giudiziaria.