Materiale sospetto al Porto: il contrabbandiere è un’insospettabile donna con figli (I FATTI)

A seguito di attività info-investigativa, il personale dello Scalo Marittimo dell’Ufficio Polizia di Frontiera “Aerea e Marittima” di Catania era stato informato della presenza di una donna con due figli minori a bordo di una nave ormeggiata da giorni al Porto di Catania non facenti parte dell’equip...

A cura di Marco D'Urso
05 novembre 2021 17:42
Materiale sospetto al Porto: il contrabbandiere è un’insospettabile donna con figli (I FATTI)
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A seguito di attività info-investigativa, il personale dello Scalo Marittimo dell’Ufficio Polizia di Frontiera “Aerea e Marittima” di Catania era stato informato della presenza di una donna con due figli minori a bordo di una nave ormeggiata da giorni al Porto di Catania non facenti parte dell’equipaggio. La segnalazione riportava il possibile trasporto di “materiale d’interesse”.

È scattato un servizio d’appostamento e controllo con l’impiego anche di una unità cinofila con cane antidroga della Questura di Catania finché, nelle prime ore del mattino, è stata avvistata l’autovettura scendere dalla rampa della nave ma condotta da un uomo, mentre la donna e i due figli erano seduti sui sedili posteriori.

L’auto è stata fermata a un centinaio di metri da un’altra pattuglia in attesa nei pressi del molo 19. La perquisizione del veicolo, dei bagagli e degli effetti personali ha consentito di rinvenire 54 stecche di sigarette per un peso totale di Kg.10,800. Le “bionde estere” erano occultate all’interno di due valigie. Oltre la specifica segnalazione, nell’attività è stato verificato che l’autista del veicolo risultava privo della prevista autorizzazione per svolgere l’attività di noleggio di autovettura con conducente.

La collaborazione degli ufficiali di polizia giudiziaria dell’Ufficio Accise, Dogane e Monopoli del porto di Catania ha chiarito le caratteristiche delle sigarette rinvenute, stabilendo che si trattava d’illecita detenzione, configurandosi la violazione di “contrabbando di sigarette” e conseguente sequestro delle stesse.

La donna, insospettabile e mai nervosa durante le verifiche, è risultata essere la moglie di un marittimo di una nota compagnia di navigazione che, grazie alla possibilità di movimento di cui godeva, avrebbe curato le successive fasi della frode.

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