AmiGo segnala auto fuori zona tra Librino e San Cristoforo: rubata da ragazzini per farsi un giro

Come se fosse normalità, un diciottenne e un quindicenne (presumibilmente annoiati) hanno deciso di dare “animo” alla loro serata rubando un’auto del servizio car sharing AmiGo, con gli strumenti del...

A cura di Marco D'Urso
13 novembre 2021 08:00
AmiGo segnala auto fuori zona tra Librino e San Cristoforo: rubata da ragazzini per farsi un giro
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Come se fosse normalità, un diciottenne e un quindicenne (presumibilmente annoiati) hanno deciso di dare “animo” alla loro serata rubando un’auto del servizio car sharing AmiGo, con gli strumenti del mestiere che portavano con sé per ogni evenienza.

Il personale delle Volanti ha arrestato il pregiudicato diciottenne catanese Q.M.G. per il reato di furto aggravato in concorso assieme a un minore quindicenne, entrambi responsabili di aver rubato da piazza Federico di Svevia un’autovettura della società di car sharing “AmiGo”.

La società ha notato un insolito movimento di una delle loro auto attraverso l’allarme satellitare, che segnalava un’auto girare da parecchi minuti, ed insolitamente, tra il quartiere Librino e la zona di San Cristoforo. Avvertita la Sala Operativa, gli agenti rintracciano i giovanissimi ladri pregiudicati in via della Concordia: il breve inseguimento termina in via Alogna.

Dopo aver fallito la fuga in auto, i due ladri scappano appiedati: il passeggero quindicenne è stato bloccato nell’immediato, il pregiudicato diciottenne cento metri più in là. I due ladri sono stati trovati in possesso di un cacciavite e di un martello infrangi vetro, col quale avevano rotto uno dei finestrini dell’autovettura, mostrando la natura criminale dei loro intenti col “kit” per furto d’auto portato da casa.

A seguito della formalizzazione della denuncia di furto, da parte di un dipendente della ditta, i due giovani malfattori sono stati arrestati e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria il minore è stato condotto in CPA, mentre il maggiorenne, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.

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