Operazione Extra Base: arrestati pubblici ufficiali, corruzione e “mazzette” a Sigonella (NOMI E FATTI)

I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale, nei co...

A cura di Marco D'Urso
16 ottobre 2021 15:43
Operazione Extra Base: arrestati pubblici ufficiali, corruzione e “mazzette” a Sigonella (NOMI E FATTI)
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I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le indagini preliminari presso il locale Tribunale, nei confronti di Matteo Mazzamurro e Giuseppe Laera, sottoposti a indagini – in qualità di, rispettivamente, Tenente Colonnello e Luogotenente, appartenenti all’Aeronautica militare/3° Reparto Genio di Bari – per istigazione alla corruzione nell’ambito della procedura di esproprio per pubblica utilità di terreni privati per l’ampliamento a finanziamento NATO della base aerea di Sigonella.

Nel dettaglio, le articolate indagini, svolte dalle unità specializzate anticorruzione del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catania, hanno preso spunto dalla denuncia di un collaboratore di una delle società proprietarie dei terreni facenti parte dell’estesa area oggetto di esproprio.

Le investigazioni sono state a 360°, anche di natura tecnica ad ampio spettro, consentendo d’appurare che i due esponenti dell’Aeronautica militare erano incaricati di seguire l’iter amministrativo dell’intera procedura d’esproprio di circa 100 ettari confinanti con la base aerea di Sigonella.

Anziché rispettare la Legge, i due pubblici ufficiali hanno preteso al proprietario del terreno una “mazzetta”, garantendo in cambio diversi vantaggi tra i quali:

– un indennizzo maggiore (fino a 35 mila euro per ettaro) rispetto ai valori di mercato (18 mila euro) per l’esproprio del terreno
– un ampliamento, rispetto al progetto originario, dell’area da espropriare, così da garantire un maggiore vantaggio al privato, con conseguente aumento della spesa pubblica;
– il celere riconoscimento dell’indennità di esproprio, senza necessità di avviare contenzioso con la Pubblica amministrazione.

I due ufficiali hanno persino stabilito un “tariffario” che prevedeva una percentuale (dall’1 al 3%) a favore dei pubblici ufficiali, in base all’aumento di valore dell’indennità d’esproprio. Nel corso delle attività di esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, sono state eseguite perquisizioni del domicilio e degli uffici in uso ai due militari dell’Aeronautica militare. Al contempo, è stato eseguito, un ordine d’esibizione della documentazione, inerente alla procedura d’esproprio, alla Direzione dei lavori e del demanio del Ministero della difesa (GENIODIFE).

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