Maltempo e morti ma al contempo c’è chi fa abusivismo edilizio sotto gli archi della marina (I DETTAGLI)
L’abusivismo edilizio a Catania non si ferma nemmeno per l’emergenza maltempo, anzi, per alcuni catanesi diviene l’occasione perfetta per aprire cantieri e costruire (probabilmente) un chiosco abusivo sotto gli archi della marina, una delle zone più colpite. Probabilmente gli autori avranno pensato...
L’abusivismo edilizio a Catania non si ferma nemmeno per l’emergenza maltempo, anzi, per alcuni catanesi diviene l’occasione perfetta per aprire cantieri e costruire (probabilmente) un chiosco abusivo sotto gli archi della marina, una delle zone più colpite.
Probabilmente gli autori avranno pensato che forze dell’Ordine ed organi predisposti sarebbero stati abbastanza “distratti” dall’allerta meteo e morti per potersi occupare del loro piccolo atto d’illegalità e inciviltà. Nei giorni dell’alluvione è emerso il cantiere, tuttora (inspiegabilmente) senza autori, dunque segnalato dal Comune come “opera d’ignoti”.
Probabilmente stava per essere costruito l’ennesimo chiosco per bibite proprio sotto gli archi della marina, in cui Comune, Vigili Urbani e Amministrazione sembrerebbero uscire sempre sconfitti nella lotta alla legalità, infatti, il nuovo abuso edilizio è solamente uno dei tanti creato (o tuttora presente) nella zona.
In poche ore, senza alcuna autorizzazione (poiché impossibile da rilasciare) nottetempo sono stati realizzati scavi e persino realizzati allacci idrici, ovviamente tutti abusivi. Su disposizione del Sindaco di Catania Salvo Pogliese e del capo di gabinetto Giuseppe Ferraro, giovedì scorso, l’area è stata immediatamente delimitata, a disposizione dell’autorità giudiziaria per i rilievi del caso, con risvolti penali. Il Comune ha anche provveduto a sporgere denuncia del reato consumato, facendo scattare immediate indagini per risalire ai responsabili.
Il Comune auspica che si possa risalire ed individuare gli incivili autori degli illeciti edilizi attraverso le telecamere per i controlli di sicurezza attive. Purtroppo, la Città di Catania e l’Amministrazione Comunale sembrerebbero non conoscere il detto “meglio prevenire che curare” e dunque il “terreno di mezzo” sempre fertile, anche in un luogo simbolico come gli archi della marina a circa cento metri dal Palazzo degli Elefanti, è nuovamente stato preso d’assalto dai perenni impuniti.