37enne scaraventa il televisore sulla testa del padre invalido (I FATTI)

Infastidito dal padre 63enne, invalido per problemi respiratori, che aveva dato un colpetto con la mano sul televisore di casa, ha preso l& scaraventandolo sulla testa dell& che ha poi picchiato e tentato di strozzare.  Disturbato dal pianto disperato della madr...

A cura di La Redazione
05 ottobre 2021 10:09
37enne scaraventa il televisore sulla testa del padre invalido (I FATTI)
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Infastidito dal padre 63enne, invalido per problemi respiratori, che aveva dato un colpetto con la mano sul televisore di casa, ha preso l’elettrodomestico scaraventandolo sulla testa dell’uomo, che ha poi picchiato e tentato di strozzare. 

Disturbato dal pianto disperato della madre, di 60 anni, affetta da una grave malattia degenerativa, che ha assistito alla scena, ha colpito anche lei con calci e pugni e le ha strappato di mano il cellulare col quale stava cercando di chiedere aiuto.

Sono le accuse contestate da carabinieri del nucleo Radiomobile del comando provinciale di Catania a un 37enne, affetto da dipendenza da droga e alcool, che è stato arrestato in flagranza di reato per maltrattamenti in famiglia e coltivazione illecita di sostanze stupefacenti. I militari, intervenuti dopo una segnalazione di vicini di casa al 112, hanno trovato i due coniugi per terra, abbracciati tra loro e macchie di sangue sui muri e sul pavimento. 

Le vittime sono state assistite da personale del 118, ma hanno rifiutato di essere portati in ospedale per paura di rappresaglie da parte del figlio. Non sarebbe stata la prima aggressione subita dalla coppia, ma questa volta il padre, temendo per la vita della moglie, ha deciso, alla fine, di presentare denuncia. I carabinieri, nel balcone dell’abitazione hanno trovato una pianta di canapa indiana e hanno denunciato il 37enne per coltivazione di droga. L’uomo è stato portato in caserma dopo l’arrivo di alcuni familiari delle vittime che hanno tentato di aggredirlo dopo avere visto le condizioni fisiche dei due coniugi. L’arrestato, su disposizione della Procura di Catania, è stato condotto in carcere.

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