Catania, Qual è l'Origine del Suo Nome?

Qual è l'origine del nome "Catania"? Scopri la storia leggendo l'articolo.

A cura di Simona Lo Certo
29 febbraio 2024 10:00
Catania, Qual è l'Origine del Suo Nome?
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Catania: Tutto sull’Origine del Nome

Se si chiede ai catanesi da dove derivi il nome “Catania”, è possibile che si ottengano le risposte più disparate, generate dalla vaga conoscenza della vera storia della città o dalle leggende catanesi che sono state tramandate oralmente nel tempo.

Voci e falsi miti a parte, vari studiosi e diversi linguisti hanno cercato di chiarire la reale etimologia del toponimo “Catania” e, dopo varie ipotesi e accurati studi, sono giunti alla conclusione che il termine derivi dal greco Katàne, che significa “grattugia”. Una conclusione questa che scaturisce da lunghi dibattiti linguistici, tenuti da coloro secondo cui il nome “Catania” sarebbe derivato dai termini greci “Katà Aitnet” che letteralmente significano “sotto l’Etna”; e da coloro che, invece, credevano che derivasse dal termine fenicio “Katna“, che significa “piccola”.

A confermare l’antico origine del nome Catania “Katàne” fu per primo lo storico Plutarco, che fece notare come il termine “grattugia” si riferisse alla conformazione geologica del territorio lavico sul quale Catania è stata costruita. In seguito alle diverse colonizzazioni, il termine subì delle mutazioni fonetiche, divenendo “Catàne” con i Calciresi, “Càtana” o “Càtina” con i Romani, “Catàne” con i Bizantini; per poi passare brevemente alle versioni arabe di “Balad-el-fil” e di “Medinat-elfil” (letteralmente “Città dell’Elefante”); nel 476 a.C., sotto il dominio del tiranno siracusano di Gerone I, alla variante “Aitna”, con la quale fu narrata in una sua tragedia anche dal drammaturgo greco Eschilo; e istituzionalizzarsi definitivamente con il nome attuale nel 461 a.C., quando i catanesi riconquistarono la città.

Catania affresco sagrestia

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Storia di Catania

Concordi tutti (o quasi!) sull’origine greca del nome Kατάvη, è utile fare accenno anche alla storia della città etnea, che affonda le sue radici nel 729 a.C., quando venne fondato un piccolo insediamento siculo proprio alle pendici del Monte Etna. Conquistata prima dai Calcidesi, dai Romani e dai Siracusani e poi anche dagli Arabi, dai Normanni, dagli Svevi e dagli Angioini, nei secoli, Catania ha esteso il suo territorio e la sua importanza.

Come i catanesi doc sanno, sempre a testa alta, Catania è riuscita a sfidare anche la sorte e a risorgere dalle ceneri dell’eruzione del 1669 e dal disastroso terremoto del 1693, in seguito ai quali venne ricostruita in stile Barocco sulla base dei progetti di Giovanni Battista Vaccarini.

Tutt’oggi è possibile ammirare le numerose testimonianze storico-culturali che ci sono state lasciate dai popoli antichi e che documentano un passato ricco di avvenimenti nefasti, quali la peste del 1576 e di eventi favorevoli, quali la fondazione nel 1434 dell’università di Catania ad opera dell’Imperatore Federico II di Svevia, che lasciò in eredità ai catanesi il suo Castello Ursino.

Ad arricchire la storia di Catania sono poi i personaggi, i racconti, i miti e le leggende che hanno alimentato e che continuano ad alimentare il patrimonio culturale e popolare della città, definendone la fisionomia e il profilo: dal compositore catanese più conosciuto al mondo, Vincenzo Bellini, alle scabrose vicende vissute e narrate da Micio Tempio, per poi passare alle leggende di Gammazita, del Paladino Uzeda, dei Fratelli Pii, e di Eliodoro, fino all’aspetto più religioso e spirituale con la Santa Padrona Sant’Agata. Solo per citare alcuni esempi.

E poi come dimenticare, tutti quei simboli e luoghi che hanno reso e rendono ancora Catania la città eterna che sta tra il mare e “a Muntagna” e che nasconde dei tesori sotterranei ancora tutti da scoprire?

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