Corso per illustrare l'efficacia del vaccino anti Covid a dirigenti e dipendenti comunali
Nella sala conferenze di Palazzo della Cultura si è tenuto un corso formativo promosso dall& comunale rivolto a dirigenti e dipendenti dell& in presenza e su piattaforma digitale, per illustrare scientificamente l& del vaccino. Il Sindaco di Catania Sal...
Nella sala conferenze di Palazzo della Cultura si è tenuto un corso formativo promosso dall’Amministrazione comunale rivolto a dirigenti e dipendenti dell’ente, in presenza e su piattaforma digitale, per illustrare scientificamente l’efficacia del vaccino. Il Sindaco di Catania Salvo Pogliese non era presente all’incontro ma ha mandato “a distanza” un saluto a tutti i presenti, ricordando l’impegno dell’amministrazione per rendere capillare la vaccinazione e immunizzare tutta la popolazione.
Il corso formativo è stato aperto e moderato dal direttore della Cultura del Comune Paolo Di Caro. Il primo cittadino catanese, durante il collegamento telematico, si è rivolto ai più scettici dell’ente: «Comprendo i dubbi, le perplessità, le paure che appartengono a ognuno di noi ma con un atto di responsabilità e fiducia nella scienza bisogna ricorrere all’unico strumento di cui disponiamo, il vaccino».
Il commissario per l’emergenza Covid Catania, l’infettivologo Pino Liberti, parte da un dato: «La nostra città ha un indice di immunizzazione al 75%, cioè uno dei più alti della provincia ma non basta. La variante delta è poco patogena ma molto diffusiva, pertanto il target di immunizzazione fissato all’80% non è più sufficiente, bisogna innalzarlo almeno al 90%».
Carmelo Iacobello, direttore Unità operativa complessa di Malattie infettive dell’Ospedale Cannizzaro, ha aggiunto: «Il virus ha una probabilità di uccidere enormemente più alta di quella del vaccino. Chi non si vaccina è come la balena che si spiaggia ed è destinata a morire».
A dare manforte scientifico all’incontro è intervenuto sui meccanismi di funzionamento del vaccino il prof. Bruno Cacopardo, direttore U.O.C. Malattie infettive Garibaldi-Nesima. Usando volutamente un’iperbole, dal gusto provocatorio, ha dichiarato: «Se ci fossimo vaccinati dal Covid in appena 24 ore, avremmo risolto definitivamente il problema».