L'Antico Lavatoio pubblico di Cibali, la Storia di Uno dei Più Importanti Beni Storici di Catania

Scopri la storia dell'antico lavatoio pubblico di Cibali, uno dei più importanti beni storici di Catania.

A cura di Simona Lo Certo
29 febbraio 2024 01:00
L'Antico Lavatoio pubblico di Cibali, la Storia di Uno dei Più Importanti Beni Storici di Catania
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cibali-perche-e-importante-per-catania-b">Antico Lavatoio Pubblico di Cibali: Perché è Importante per Catania?

Nel mese di ottobre 2019, la città di Catania ha assistito alla rinascita di uno dei suoi più importanti beni storici, l’antico lavatoio pubblico di Cibali, recuperato grazie alle numerose sollecitazioni che i cittadini hanno rivolto alle autorità. Il forte interesse che la popolazione ha mostrato per questo sito posto in piazza Michelangelo Bonadies è servito ad attivare una serie di interventi che hanno riqualificato una zona che stava finendo nel dimenticatoio. 

Ma cos’ha di così straordinario questo Antico lavatoio pubblico di Cibali, da suscitare ancora oggi tanta ammirazione da parte dei catanesi?

Nonostante l’incuria e il degrado del luogo sembrino dimostrare il contrario, l’antico lavatoio pubblico di Cibali è apprezzato da molti, soprattutto da chi ricorda ancora quando il suo cancello restava aperto, per permettere l’accesso al suo interno e assistere allo scorrere l’acqua del Fiume Lògnina (lo stesso che dà il nome alla borgata di Ognina dove sfocia e che l’eruzione del 1381 ha ricoperto, rendendolo sotterraneo). È proprio lì, in quell’angolo fresco, che i catanesi veterani andavano a ripararsi dalla calura cittadina e trascorrevano del tempo piacevole per incontrarsi e scambiare qualche pettegolezzo di quartiere.

Ma a renderlo importante è anche la storia dell’Antico Lavatoio Pubblico di Cibali, che si tramanda nel tempo per ricordare ai catanesi di preservare questo loro bene. 

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Lavatoio cibali esterno

Antico Lavatoio Pubblico di Cibali, un Bene Catanese da Preservare

L’antico lavatoio pubblico di Cibali è l’unico rimasto a Catania e visibile ancora oggi grazie ai lavori di riqualificazione. Risalente al 1671, il lavatoio di Cibali venne costruito da maestranze locali per permettere alle donne dell’antico quartiere di Cifali di lavare i loro panni in modo più pratico, utilizzando la stessa acqua del Fiume Lognina (Longané) che prima alimentava il Lago di Nicito e che in seguito alla sua costruzione è stata contenuta all’interno della lunga vasca rettangolare posta al centro della sua sala principale. La scelta dell’ubicazione dell’antico lavatoio pubblico di Cibali è stata dettata dalla presenza di numerosi corsi d’acqua sotterranei, molti dei quali sono stati sommersi, ma non bloccati dalle passate eruzioni vulcaniche.

Come gli stessi catanesi, anche il loro antico lavatoio pubblico di Cibali è riuscito sempre a risollevare il capo e a mantenersi nel tempo: basti pensare che questo bene cittadino è scampato a eventi sismici e anche bellici, oltreché all’inciviltà di tutti coloro che, passando da lì, non conoscendo la sua storia pensavano fosse una delle discariche a cielo aperto che spesso si vedono per la città. I restauri del 2008 prima e del 2019 dopo, hanno permesso di riparare il tetto, ripristinare le crepe sui pilastri, eliminare in parte la muffa, i rifiuti e le erbacce cresciute all’interno della vasca e, in questo modo, riqualificare l’antico lavatoio di Cibali come opera monumentale di Catania da preservare dagli atti vandalici e da consegnare alle nuove generazioni.

Ma non è tutto! Continua a leggere!

Antico Lavatoio Pubblico di Cibali, un’Opera Ancora da Scoprire

Il lavatoio di Cibali è visibile a tutti quelli che transitano nei pressi di piazza Bonadies o che si fermano a guardare oltre le sbarre della recinzione che sembra volerlo proteggere dall’incuria e dal degrado. Questo non basta però a svelare quei particolari che molti ancora non conoscono e che vengono custoditi dai veterani del quartiere. 

Pochi infatti ad esempio hanno conosciuto la nota zia Grazia, l’ultima lavandaia di Cibali che era solita utilizzare il lavatoio per lavare e asciugare i suoi panni e alla quale è stato dedicato il sito in seguito all’ultima restaurazione del 2019. Pochi altri sanno che il nome “Cibali” deriva da Kephalè (“testa d’acqua”) per indicare la fonte che sgorgava in quel luogo; o che lo stesso quartiere è stato costruito ed organizzato attorno ad un cortile comune, attorno al quale via via furono costruite delle ville nobiliari come la villa della famiglia Carcaci e la villa Gentile Cusa. Pochi ancora sanno invece che, nonostante la sua chiusura, il lavatoio pubblico è perfettamente funzionante, alimentato dall’acqua che è in continuo deflusso e che da 50 anni è vigilato dal piccolo altarino in pietra lavica che contiene il quadro della Madonna delle Grazie.

Ma a parte questi dettagli, sono tante le storie legate a questo antico lavatoio pubblico che i catanesi veterani di Cibali conoscono e che potrebbero raccontare: basterebbe solo invitarli a farlo per non perderle nel tempo!

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