Il finale dell’Obiettivo Tricolore giunge in piazza Università con Francesca Caruso

Catania ha accolto il gran finale dell’Obiettivo Tricolore. La lunga staffetta ideata l’anno scorso da Alex Zanardi, per divulgare valori come l’inclusione, la resilienza e la speranza, è giunta al termine nella cornice catanese di piazza Università. Dalla partenza nell’Alto Adige del 4 luglio sino...

A cura di Marco D'Urso
25 luglio 2021 16:30
Il finale dell’Obiettivo Tricolore giunge in piazza Università con Francesca Caruso
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Catania ha accolto il gran finale dell’Obiettivo Tricolore. La lunga staffetta ideata l’anno scorso da Alex Zanardi, per divulgare valori come l’inclusione, la resilienza e la speranza, è giunta al termine nella cornice catanese di piazza Università. Dalla partenza nell’Alto Adige del 4 luglio sino all’arrivo a Catania sono stati coinvolti 70 atleti paralimpici.

L’ultimo tratto della staffetta da Messina a Catania è state effettuata dalla paraciclista catanese Francesca Caruso. L’ultima tappa è stata organizzata con la collaborazione dell’Amministrazione comunale e col patrocinio della Regione Siciliana. Obiettivo Tricolore ha attraversato 18 regioni, toccato 54 tappe e percorso ben 3.000 chilometri con gli atleti che non hanno temuto il caldo, affrontando ogni tragitto, anche in salita, in sella a biciclette e a forza di braccia su handbike e carrozzine olimpiche.

È la prima volta che la staffetta giunge sino ai piedi dell’Etna, negli anni scorsi Obiettivo Tricolore si concluse a Santa Maia di Leuca in Puglia. C’è stato grande orgoglio e dedizione per Francesca Caruso. La paraciclista cinquantunenne, affetta da una paresi congenita al braccio destro, ha portato il testimone finale lungo la costa orientale della Sicilia arrivando intorno a mezzogiorno a Catania. Gli ultimi 100 chilometri sono stati una piacevole sfida per Caruso, la quale ricordiamo ha collezionato diversi trofei in svariate discipline tra cui la paracanoa: ben 3 titoli italiani nel 2018 nelle specialità dei 200, 500 e 1.000 metri.

L’atleta Francesca Caruso ha commentato: «Siamo partiti alle otto da Piazza Duomo a Messina. Il primo pezzo l’ho fatto in tandem assieme a mio marito Francesco Pizzo, proseguendo in solitaria nell’ultima parte di percorso. Abbiamo percorso la Statale Ionica 114, con un dislivello di circa 1.000 metri. A tagliare il traguardo a Catania siamo stati circa un centinaio di persone. Il nostro arrivo è stato preceduto dalla Fanfara dei Bersaglieri Zafferana Etnea, raggiungendo Piazza Università di corsa da Piazza Duomo. Sono davvero onorata e felice d’essere l’ultima frazionista di questa meravigliosa staffetta che ha attraversato l’Italia con lo scopo di avvicinare persone con disabilità al mondo dello sport paralimpico».

Dalle ore 10 alle 16 piazza Università è divenuta un allegro, animato e colorato villaggio dello sport paralmipico, incuriosendo e promuovendo la pratica sportiva per le persone con disabilità. È stato possibile provare a correre con protesi da corsa su una pista di atletica, giocare a basket, badminton, rugby, tennis e tennistavolo in carrozzina, tirare di scherma, approfondire la disciplina del triathlon e del sollevamento pesi e simulare le vogate del canottaggio.

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