Green Pass obbligatorio dal 6 agosto e Stato di emergenza sino al 2022 (I DETTAGLI DEL DECRETO)

La variante Delta preoccupa la Nazione ed è lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi a ribadire l’importanza del vaccino: «La variante Delta del virus è minacciosa, quello che vediamo succedere...

A cura di Marco D'Urso
23 luglio 2021 04:00
Green Pass obbligatorio dal 6 agosto e Stato di emergenza sino al 2022 (I DETTAGLI DEL DECRETO)
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La variante Delta preoccupa la Nazione ed è lo stesso Presidente del Consiglio Mario Draghi a ribadire l’importanza del vaccino: «La variante Delta del virus è minacciosa, quello che vediamo succedere in Francia o Spagna dobbiamo prevedere si ripeta in Italia, in assenza di provvedimenti. Un uso esteso del green pass non è atto d’arbitrio ma una condizione per le aperture. Il certificato verde è uno strumento per consentire agli italiani di continuare le proprie attività con la garanzia di non trovarsi fra persone contagiose. È una misura che dà serenità, non che la toglie. L’invito a non vaccinarsi è un invito a morire».

La scelta del Governo è l’obbligo del Green Pass. Dal 6 agosto col nuovo decreto legge bisognerà esibire la certificazione verde per diverse attività, attestando d’aver ricevuto almeno una dose del vaccino contro il coronavirus, d’essere risultati negativi a un test nelle 48 ore precedenti o d’essere guariti dal Covid-19 entro sei mesi. Il Comune di Catania ha anticipato la bozza del provvedimento nei propri social.

Il decreto legge Covid estenderà lo Stato d’emergenza sino al 31 dicembre. Chi non rispetterà l’obbligo del Green Pass potrà subire multe fino a 1.000 euro. Le discoteche rimarranno chiuse ma dovrebbero arrivare 20 milioni di euro sotto forma di rimborsi. Il Green Pass sarà obbligatorio dal 6 agosto per entrare nei ristoranti al chiuso, consumare al tavolo (anche nei bar), per palestre, teatri, cinema, manifestazioni sportive e culturali, infine per prendere parte ai concorsi pubblici. Il Governo auspica che l’obbligo possa fronteggiare la variante Delta e frenare al contempo la risalita dei contagi.

L’obbligo del Green Pass non è stato accolto positivamente da tutti, tanto da dover far evidenziare al Premier Draghi: «L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire. Non ti vaccini, ti ammali e muori, non ti vaccini e contagi». La protesta di Torino incinta sulla scia dei “No Vax” in seguito alla decisione governativa ma le nuove misure sono relegate all’accesso ad una serie di servizi e attività non essenziali. La data scelta lascia volontariamente quindici giorni per permettere a chiunque di potersi vaccinare in tempo per ottenere il Green Pass.

Nello specifico, il Green Pass servirà per le seguenti attività: le consumazioni al tavolo al chiuso in ristoranti e bar (non sarà necessario per il servizio al bancone), per spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; musei, luoghi della cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, solo a chiuso; centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, concorsi pubblici. Sono esclusi dal Green pass i centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione.

I parametri di rischio mutano leggermente. Saranno determinanti gli indicatori ospedalieri: occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche. Rimane di 50 per 100.000 abitanti l’incidenza per passare dalla zona bianca alla zona gialla. Cinema e Teatri avranno un aumento di spettatori ammessi. In zona gialla si passa all’aperto dagli attuali 1.000 a un massimo di 2.500, al chiuso da 500 a 1.000. In zona bianca gli spettatori potranno essere 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso.

Nello sport la capienza massima in zona bianca non potrà superare il 50% all’aperto e il 25% al chiuso. In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25% e/o il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto, 1.000 per gli impianti al chiuso.

Chi non rispetterà l’obbligo del Green Pass potrà subire una sanzione da 400 a 1.000 euro (a carico sia dell’esercente che dell’avventore), se le violazioni si ripetono in 3 giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni. Trasporto, Scuola e Lavoro non sono stati inseriti all’interno del decreto.

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