Monte Po: pretende d’essere visitata senza prenotazione, al rifiuto del medico lo prende a calci e pugni

Fare il medico al giorno d’oggi sembra esser diventato un lavoro a rischio per la moltitudine di casi d’inciviltà che aumentano. Sono ben noti i casi d’aggressione al personale medico in diversi ospedali catanesi ma in questo caso la vile ritorsione avviene in uno studio di medicina. La protagonista...

A cura di Marco D'Urso
09 giugno 2021 17:31
Monte Po: pretende d’essere visitata senza prenotazione, al rifiuto del medico lo prende a calci e pugni
Condividi

Fare il medico al giorno d’oggi sembra esser diventato un lavoro a rischio per la moltitudine di casi d’inciviltà che aumentano. Sono ben noti i casi d’aggressione al personale medico in diversi ospedali catanesi ma in questo caso la vile ritorsione avviene in uno studio di medicina. La protagonista dell’aggressione è una donna e il motivo è davvero futile.

Molto spesso alcune persone pensano che non tutte le regole siano da rispettare e quando qualcuno tenta di farle rispettare può anche rischiare la propria incolumità. È il caso dell’aggressione avvenuta nello studio medico sito in piazza Mercato, nel quartiere Monte Po. Nel pomeriggio giunge una telefonata al Commissariato di Nesima in cui si segnalava un’aggressione nei confronti di un medico da parte di una signora assistita.

Gli agenti hanno identificato la signora facendo chiarezza sugli avvenimenti. La donna ha colpito diverse volte con calci e pugni il medico solamente poiché quest’ultimo si è rifiutato di visitare la paziente in quanto non aveva provveduto alla necessaria prenotazione telefonica, obbligatoria per motivi di prevenzione anti Covid.

Il medico lamentava forti dolori, dunque è stato costretto ad interrompere la propria attività ambulatoriale per recarsi presso il Pronto Soccorso, in cui i medici di turno hanno riscontrato diverse lesioni.

Il professionista ha sporto querela per l’aggressione patita, riferendo che avrebbe provveduto entro i termini di legge per la parte che riguardava i reati procedibili a querela mentre la donna, responsabile dell’aggressione, è stata deferita alla competente A.G. in stato di libertà per interruzione di pubblico servizio.

Ti è piaciuto questo articolo? Seguici...

Via Newsletter

Niente spam, solo notizie interessanti. Proseguendo accetti la Privacy Policy.

Sui Canali Social