Caltagirone: tunisini aggrediscono con pugni e calci in viso la vittima per rubare portafoglio e cellulare

I Carabinieri della Stazione di Caltagirone, in relazione ai reati di rapina aggravata, minacce e lesioni personali aggravate, hanno eseguito due ordinanze cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di...

A cura di Marco D'Urso
07 maggio 2021 18:52
Caltagirone: tunisini aggrediscono con pugni e calci in viso la vittima per rubare portafoglio e cellulare
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I Carabinieri della Stazione di Caltagirone, in relazione ai reati di rapina aggravata, minacce e lesioni personali aggravate, hanno eseguito due ordinanze cautelari emesse dal G.I.P. del Tribunale di Caltagirone, nei confronti di un diciottenne, nonché dal G.I.P. del Tribunale dei Minorenni di Catania, nei confronti di un diciasettenne, entrambi di nazionalità tunisina ed ospitati presso lo SPRAR.

I militari hanno compendiato all’Autorità Giudiziaria la loro attività d’indagine in merito ad una rapina, patita nella tarda serata dello scorso 21 novembre da un ventiquattrenne di Caltagirone. Due ragazzi erano intenti a bere una birra su una panchina, nella località Pietre, senza disturbare nessuno e parlando tra loro. Il punto dalla scarsa illuminazione ha fatto riconoscere solamente giunti dinnanzi a loro due giovani nordafricani che hanno chiesto ai due calatini una sigaretta.

I due giovanissimi nemmeno il tempo di finire la richiesta hanno violentemente aggredito il ventiquattrenne, buttandolo a terra e dividendosi i compiti: un tunisino lo teneva schiacciato a terra con le ginocchia e mordendolo mentre l’altro gli sferrava dei calci in faccia, lesioni che sono state poi refertate dai medici del pronto soccorso del locale ospedale “escoriazione diffusa al viso con lieve tumefazione da riferiti morsi al dorso, mano sx escoriazione regione dorsale”.

L’amico della vittima ha spintonato i due facendoli ben presto fuggire ma non prima di aver rubato portafoglio e smartphone del ventiquattrenne. Quasi da sceneggiato comico, dopo pochi minuti i due malcapitati sono stati nuovamente raggiunti dai tunisini accusando i calatini di avergli rubato il telefono cellulare. La chiamata dell’amico della vittima ai Carabinieri ha messo fine al probabile nuovo tentativo d’aggressione.

La denuncia seguita ai fatti ha permesso l’avvio di un’attenta attività d’indagine, corroborata anche attraverso la disamina dei sistemi di videosorveglianza della zona e con il riscontro documentale acquisito presso i centri di accoglienza SPRAR. Il risultato è stato una piena identificazione dei rapinatori per i quali, a seguito dei provvedimenti cautelari, è stato rispettivamente disposto l’obbligo di dimora nel comune di San Cono e la custodia nell’Istituto Penitenziario Minorile di Catania Bicocca.

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