Stuprarono ragazza dopo la discoteca mentre la riaccompagnavano a casa, condannati a cinque anni

I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato il trentaseienne Agatino Sapuppo e il ventiseienne Emanuele Santangelo, entrambi catanesi, in esecuzione di un ordine per la carcerazione em...

A cura di Marco D'Urso
26 marzo 2021 15:43
Stuprarono ragazza dopo la discoteca mentre la riaccompagnavano a casa, condannati a cinque anni
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I Carabinieri della Tenenza di Misterbianco hanno arrestato il trentaseienne Agatino Sapuppo e il ventiseienne Emanuele Santangelo, entrambi catanesi, in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dal Tribunale di Catania. I due assieme a un altro uomo sono stati gli autori dello stupro avvenuto il primo ottobre 2017 ai danni di una donna di venticinque anni. La denuncia della ragazza è stata fondamentale per identificarli e giungere alla condanna per aver rovinato l’esistenza della vittima: cinque anni.

Era una serata d’ottobre del 2017, l’emergenza epidemiologica dovuta al Covid-19 era lontana e le discoteche nel pieno della loro attività, come del resto la movida catanese. In una nota discoteca di Catania i due uomini sopracitati, con la complicità di un terzo soggetto, hanno fatto amicizia nella pista da ballo con una ragazza per poi offrirsi di riaccompagnarla a casa. La venticinquenne ha accettato il passaggio dagli sconosciuti incontrati in discoteca ma, durante il tragitto a bordo della loro auto, la vittima si accorge d’essere lontana da casa.

Gli stupratori Sapuppo e Santangelo condussero l’auto, con la ragazza a bordo, in una zona appartata di Misterbianco in cui a turno violentarono la venticinquenne, utilizzando persino il telefono per riprendersi durante gli abusi sessuali. La fondamentale denuncia della vittima ha permesso d’identificare gli stupratori e dunque permettere ai Carabinieri di sottoporli a fermo d’indiziato di delitto. I giudici etnei hanno ritenuto i due uomini colpevoli del reato di violenza sessuale di gruppo condannandoli a 5 anni e 3 mesi di reclusione, che dovranno scontare nel carcere di Catania Piazza Lanza, in cui sono stati rinchiusi al termine delle formalità di rito.

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