Donazione di tablet ai reparti Covid dell’Ospedale Cannizzaro, saranno a disposizione dei pazienti per comunicare con i familiari
Un altro gesto d’altruismo pervade l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro. Dopo la consegna dei tablet al reparto di pediatria, una simile donazione giunge dall’Associazione degli Ex Alunni dell’Istituto Leonardo da Vinci di Catania. Sono stati consegnati quattro tablet da posizionare negli altrettanti re...
Un altro gesto d’altruismo pervade l’Azienda Ospedaliera Cannizzaro. Dopo la consegna dei tablet al reparto di pediatria, una simile donazione giunge dall’Associazione degli Ex Alunni dell’Istituto Leonardo da Vinci di Catania. Sono stati consegnati quattro tablet da posizionare negli altrettanti reparti Covid di degenza ordinaria. L’intento è poter dare la possibilità a ogni paziente di comunicare con i propri familiari.
Il pericolo primario dell’attuale emergenza epidemiologica dovuta dal Covid-19 fa dimenticare, a volte, gli aspetti secondari ma altrettanto indispensabili, soprattutto per l’animo umano. Spesso per difficoltà economiche o d’età anche una semplice comunicazione coi famigliari può divenire difficoltosa per i pazienti. L’Associazione degli Ex Alunni dell’Istituto Leonardo da Vinci di Catania rappresentata dal notaio Carlo Zimbone e dall’avvocato Marco Tortorici, rispettivamente presidente e segretario, ha donato quattro tablet all’Ospedale Cannizzaro.
Alla consegna erano presenti il direttore generale Salvatore Giuffrida, il direttore sanitario Diana Cinà, il dott. Sandro Distefano, Carmelo Iacobello e Lorenzo Malatino, direttori dei reparti Covid e mons. Mario Torracca. È il cappellano dell’ospedale, nonché assistente spirituale del sodalizio, a prender per primo parola spiegando che la donazione ricevuta è uno strumento per contribuire a superare l’isolamento e la solitudine che il Covid inevitabilmente porta con sé.
Il direttore generale Giuffrida afferma: «Ogni iniziativa di umanizzazione rappresenta un elemento di aiuto nel percorso verso la guarigione e con i malati Covid lo stiamo sperimentando attraverso il supporto psicologico». Il direttore sanitario Cinà termina ringraziando per la «sensibilità mostrata, segno anche del riconoscimento delle professionalità del nostro ospedale».