Sanbot: il robot che sa esplorare l'ignoto, la piccola eccellenza catanese frutto della ricerca universitaria

In un periodo in cui tutto sembra rallentare e il mondo fermarsi spiccano anche aspetti positivi. Un’eccellenza accademica giunge dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Catania e l’azienda etnea OrangeDev. Quest’ultima finanzia una borsa di ricerca che ha permesso al dottorando del dip...

A cura di Marco D'Urso
31 gennaio 2021 15:51
Sanbot: il robot che sa esplorare l'ignoto, la piccola eccellenza catanese frutto della ricerca universitaria
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In un periodo in cui tutto sembra rallentare e il mondo fermarsi spiccano anche aspetti positivi. Un’eccellenza accademica giunge dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Catania e l’azienda etnea OrangeDev. Quest’ultima finanzia una borsa di ricerca che ha permesso al dottorando del dipartimento di Matematica e informatica dell’ateneo catanese Marco Rossano di collaborare da due anni con l’azienda sviluppando tecnologie robotiche e d’intelligenza artificiale. Uno dei risultati della collaborazione e del duro lavoro è Sanbot: un robot che naviga in autonomia anche in ambienti a lui sconosciuti.

La ricerca s’intitola “On Embodied Visual Navigation in Real Environments Through Habitat” a spiegarne alcuni dei dettagli è lo stesso ricercatore: «Stiamo sviluppando tecnologie di “apprendimento automatico” che permettano a qualsiasi robot di muoversi in autonomia ed interagire con oggetti e persone, anche in ambienti sconosciuti, di cui non si conosce la loro disposizione».

Qual è l’innovazione? Il “trasferimento” della mente umana nel robot: «Contrariamente ai metodi classici di navigazione, che necessitano della planimetria per muoversi all’interno dell’edificio, i nostri algoritmi lavorano a livello cognitivo, permettendo a Sanbot di “comprendere” la geometria dell’ambiente e il tipo d’interazione che può esistere con gli elementi al suo interno, il tutto a partire da immagini scattate in prima persona. È un approccio che si ispira al funzionamento della mente umana, più simile a come noi uomini percepiamo il mondo che ci circonda e a come interagiamo con esso».

Sanbot è un ottimo esempio tangibile dell’utilità fondamentale della ricerca scientifica. Il ricercatore illustra le nuove possibili modalità d’impiego: «Le applicazioni di questa tecnologia sono innumerevoli. In ambito industriale stiamo osservando come i “robot-montacarichi” usati negli impianti di logistica possano assistere l’uomo durante le operazioni più faticose e rischiose. In ambito domestico i robot aspirapolvere ci aiutano con la manutenzione delle nostre abitazioni e con il maturare della tecnologia potremo presto vedere, ad esempio, robot in grado di assistere i più anziani. Senza dimenticare al supporto che robot terrestri e volanti potrebbero offrire nelle operazioni di ricerca e salvataggio dei dispersi, aiutando a salvare vite umane».

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