Nasce a Catania il comitato "Ristoratori Siciliani Indipendenti". Tudisco: "Ci sentiamo puniti e abbandonati"

Una delegazione di trecento persone ha presentato stamattina comitato “Ristoratori Siciliani Indipendenti”. Un movimento in risposta al silenzio assordante delle associazioni di categoria e delle misu...

A cura di La Redazione
27 gennaio 2021 13:40
Nasce a Catania il comitato "Ristoratori Siciliani Indipendenti". Tudisco: "Ci sentiamo puniti e abbandonati"
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Una delegazione di trecento persone ha presentato stamattina comitato “Ristoratori Siciliani Indipendenti”. Un movimento in risposta al silenzio assordante delle associazioni di categoria e delle misure restrittive del Governo Nazionale e Regionale.

Noi imprenditori abbiamo imboccato la via del non-ritorno ed oggi siamo qui perché vogliamo fare qualcosa di concreto– esordisce il portavoce Roberto Tudiscoper questo abbiamo deciso di difenderci da soli. Il movimento nasce perché ci sentiamo puniti da questo Governo e abbandonati dalle associazioni di categoria che non si sono mai fatte sentire nelle sedi opportune. Scendiamo in campo strutturandoci come una grande organizzazione e prendendo contatti con altri imprenditori delle altre regioni italiane. Oggi- incalza Tudisco- siamo oltre cento ristoratori locali e domani saremo sempre di più. Tutti uniti e in prima linea per difendere i nostri diritti, il nostro lavoro, la nostra dignità e tutto ciò che ruota intorno a questo settore”.

I componenti del comitato Ristoratori Siciliani Indipendenti chiedono di poter rialzare la saracinesca e di poter tornare a lavorare rispettando tutte le normative ed i Dpcm in vigore.

I mercati sono aperti (così come i ristoranti negli aeroporti, negli ospedali, nelle aree portuali, nelle autostrade) e noi fermi: non possiamo più sopportare questa situazione. Tutti puntano il dito contro di noi. Siamo il capro espiatorio e l’alibi di un Governo che dal primo lockdown non ha saputo gestire questa pandemia. L’unica cosa che hanno fatto è questo gioco di colori che ormai è diventata una barzelletta. Non si può azzerare una categoria per la loro incompetenza. Ci sentiamo ostaggi e chiediamo indennizzi adeguati che non si basino su ipotetici calcoli”.

Per coloro che vogliano aderire al movimento ci si può rivolgere a Roberto Tudisco o al direttivo del comitato composto da Luigi Posa, Giuseppe Rizzo, Gianluca Giordano, William Cioffi, Sandra Di Bella, Edoardo Guarnera, Mario Urzì, Rosario Caruso.

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