Catania, seduta straordinaria del Consiglio comunale per emergenza Covid
Il tema dell& Covid-19 è stato al centro della seduta straordinaria del Consiglio comunale di Catania, tenutasi ieri sera 21 gennaio 2020 e indetta per verificare l’evoluzione dell& epidemiologica e fare il punto sulla situazione nel capoluogo etneo. Consapevole della p...
Il tema dell’emergenza Covid-19 è stato al centro della seduta straordinaria del Consiglio comunale di Catania, tenutasi ieri sera 21 gennaio 2020 e indetta per verificare l’evoluzione dell’emergenza epidemiologica e fare il punto sulla situazione nel capoluogo etneo.
Consapevole della precarietà del sistema sanitario urbano, appesantito da numerosi interventi su più fronti, anche se ancora non è in sofferenza per le capacità organizzative di tutti gli apparati coinvolti, l’Amministrazione comunale catanese ha ritenuto idoneo confrontarsi con l’assessore alla Salute della Regione siciliana, Ruggero Razza, il direttore generale dell’Asp di Catania, Maurizio Lanza, affiancato dal direttore sanitario Antonino Rapisarda e il commissario per l’emergenza Covid-19, Pino Liberti.
La seduta, durata 4 ore, è stata richiesta del consigliere Sebastiano Anastasi e accolta da tutti i capigruppo, che, in aula e in videoconferenza, hanno partecipato insieme a tutti i 36 consiglieri comunali che compongono il civico consesso.
L’assessore Ruggero Razza, che ha esposto le diverse fasi del Covid in Sicilia, ha affermato che “in questa terza fase c’è una maggiore crescita dei contagi, ma la capacità diagnostica dei sistemi sanitari territoriali è superiore a quella dei primi mesi dell’emergenza. A fronte di un incremento quotidiano dei contagi, registrato con un numero altissimo di tamponi, abbiamo una più bassa ospedalizzazione. Le strutture non sono andate in sofferenza, neppure i pronto soccorso. Siamo al di sotto dei parametri previsti dai decreti ministeriali“. Razza ha sottolineato inoltre che “in Sicilia fra l’altro abbiamo messo in campo azioni che hanno fatto la differenza, dai covid hotel alle residenze sanitarie assistite per il covid. E va evidenziato il lavoro svolto a favore di ospedali quali il San Marco, il Garibaldi centro, il Cannizzaro“. Non resta quindi che “rafforzare la campagna vaccinale, sulla quale abbiamo raggiunto numeri altissimi, ma sono subentrate le nuove difficoltà dovute alla Pfizer“.
Soffermandosi sui tamponi, il Sindaco di Catania Salvo Pogliese ha ricordato che “possiamo con orgoglio dire che dal 28 novembre ne sono stati effettuati 34.254 nel drive in di San Giuseppe La Rena, dal 15 dicembre 52mila all’aeroporto, dal 21 novembre 25.301 nelle case di cura e drive in nella provincia, 1875 nell’area di San Giorgio, per un totale di 114 mila test rapidi“. Inoltre, tracciando il quadro degli interventi posti in essere dall’Amministrazione comunale nei diversi settori, dalla protezione civile alla polizia municipale, dai servizi sociali alla pubblica istruzione, dal servizio tributi alle partecipate, ha concluso facendo notare che Catania registra il più alto numero di contagi e di morti per Covid, perché i dati vanno rapportarli al numero di abitanti. Il report regionale degli ultimi quattro giorni, per esempio, pone la città al quarto posto dopo Caltanissetta, Palermo e Trapani“.