Welfare e Reddito di Cittadinanza a Catania: cos'è previsto a Gennaio 2021?

Il sindaco Salvo Pogliese insieme all’assessore regionale al Lavoro e alla famiglia Antonio Scavone, agli assessori comunali ai servizi sociali Giuseppe Lombardo e alle attività produttive Ludovico Ba...

A cura di Simona Lo Certo
11 dicembre 2020 14:06
Welfare e Reddito di Cittadinanza a Catania: cos'è previsto a Gennaio 2021?
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Il sindaco Salvo Pogliese insieme all’assessore regionale al Lavoro e alla famiglia Antonio Scavone, agli assessori comunali ai servizi sociali Giuseppe Lombardo e alle attività produttive Ludovico Balsamo, con i rappresentanti istituzionali dei Comuni di Misterbianco e Motta Sant’Anastasia e del Centro Provinciale per l’Impiego di Catania e l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive per il Lavoro, hanno siglato un protocollo d’intesa che riguarda il Reddito di Cittadinanza.

Secondo quanto previsto dal documento firmato, sin dai primi giorni di Gennaio 2021, ben 600 percettori del Reddito Di Cittadinanza con qualifiche professionali specifiche, svolgeranno la propria attività lavorativa nelle aziende della provincia di Catania che ne chiederanno l’utilizzo come tirocinanti per sei mesi.

Attraverso l’utilizzo del finanziamento comunitario del Pon inclusione di oltre due milioni di euro infatti “si concretizza un progetto di grande valore per le aziende locali per sostenere persone emarginati del mondo del lavoro e hanno dovuto ricorrere al reddito di cittadinanza. Una pagina importante delle nostre istituzioni locali che hanno fatto sistema per dare opportunità lavorative e che consente alle imprese di avere manodopera che auspichiamo possa trovare spazio successivamente a questo momento formativo, in modo stabile nella stessa impresa” come riferito dal sindaco Salvo Pogliese presente all’incontro promosso dall’assessore Giuseppe Lombardo, nella qualità di rappresentante del comune capofila del distretto socio sanitario n.16.

Come messo in risalto dall’assessore regionale Scavone, il progetto è frutto della “grande collaborazione istituzionale tra la Regione e gli Enti Locali, con il ruolo fondamentale degli uffici provinciali del lavoro e quelli statali, affinché si tratti di un inserimento lavorativo veramente produttivo, in un momento drammatico per le imprese e per questi nostri disoccupati che potranno essere scelti secondo le necessità delle singole aziende”.

In questo modo si cerca contemporaneamente di offrire supporto alle fasce più deboli e a limitare i fenomeni di truffa nei confronti dello Stato.

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