Truffa del tachigrafo: fermato e sanzionato un camionista

È stato fermato dalla Polizia Stradale di Catania un un mezzo pesante che ha insospettito gli agenti mentre transitava sulla tangeziale ovest, nei pressi dello svincolo di Misterbianco. Alla vista deg...

A cura di Simona Lo Certo
26 novembre 2020 08:55
Truffa del tachigrafo: fermato e sanzionato un camionista
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È stato fermato dalla Polizia Stradale di Catania un un mezzo pesante che ha insospettito gli agenti mentre transitava sulla tangeziale ovest, nei pressi dello svincolo di Misterbianco.

Alla vista degli uomini della pattuglia, il conducente del veicolo appartenente a una ditta di autotrasporti del Messinese si è fermato a distanza, destando l’attenzione della Polizia che ha deciso di inseguirlo non appena il mezzo è ripartito.

Riuscendo a fermare l’uomo, la pattuglia del Compartimento Polizia Stradale “Sicilia Orientale”, ha riscontrato la presenza di un sofisticato software, denominato “Police Controller” posto all’interno dell’abitacolo e utilizzato per scaricare i dati elettronici immagazzinati nel cronotachigrafo digitale degli autocarri e per rilevare eventuali anomalie o infrazioni.

Secondo i dati riportati e verificati dagli agenti, lo strumento ha segnato la presenza di un altro autista alla guida del mezzo pesante prima che lo stesso fosse fermato dal conducente e l’inserimento di una carta tachigrafica appartenente ad un collega, che ne aveva denunciato lo smarrimento nel 2019 per ottenerne una nuova e favorire altri colleghi che così potevano giustificare ore di guida superiori al consentito.

Come confermato dagli agenti del Comando di Polizia Stradale “tale pratica, è purtroppo diffusa tra i camionisti perché consente di risparmiare sul costo degli autisti, impiegandone uno solo laddove, invece, la lunghezza del viaggio ne richiederebbe due. Ciò pone un serio problema di sicurezza stradale, in quanto consente di aggirare i limiti temporali imposti ai conducenti professionisti nel loro stesso interesse. Nello stesso tempo, contribuisce illegalmente a tenere sempre più bassi i costi di gestione del trasporto, interferendo negativamente sul mercato e sulla libera concorrenza, con condotte sleali a danno delle ditte del settore e di quei conducenti che sono rispettosi delle regole”.

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